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Come pulire Windows da file temporanei e cache

Un computer lento non sempre ha bisogno di essere sostituito: spesso è solo appesantito da file inutili che rallentano tutto. In questa guida ti spieghiamo come pulire Windows passo dopo passo, usando solo strumenti gratuiti già inclusi nel sistema operativo.

Consigli pratici prima di iniziare

AzioneFrequenza consigliata
Elimina file temporaneiOgni settimana
Svuota la cache del browserOgni settimana
Usa “Pulizia disco”Ogni mese
Controlla la cartella DownloadOgni mese
Crea un punto di ripristinoPrima delle pulizie importanti

💡 Suggerimento: attiva la funzione Storage Sense di Windows per automatizzare la pulizia.


Guida passo passo alla pulizia di Windows

1. Elimina i file temporanei con %temp%

  1. Premi Win + R
  2. Digita %temp% e premi Invio
  3. Si aprirà una cartella: seleziona tutto con Ctrl + A
  4. Premi Canc per eliminare i file
  5. Svuota il Cestino

✔️ Questa operazione libera spazio e rende il sistema più reattivo.

2. Pulisci la cartella Prefetch

La cartella C:\Windows\Prefetch contiene file che aiutano Windows ad avviare più velocemente i programmi. Ma può diventare pesante nel tempo.

  1. Apri Esplora File come amministratore
  2. Vai in C:\Windows\Prefetch
  3. Elimina i file più vecchi di 30 giorni
  4. Conserva i file delle app che usi spesso

⚠️ Attenzione: non eliminare tutta la cartella se non sei sicuro di cosa stai cancellando.

3. Usa lo strumento “Pulizia disco”

  1. Apri il menu Start e cerca Pulizia disco
  2. Seleziona il disco C:
  3. Spunta tutte le voci proposte
  4. Clicca su “Pulisci file di sistema” per opzioni avanzate
  5. Conferma l’eliminazione dei file inutili

✔️ Facile, veloce e senza bisogno di programmi esterni.

4. Svuota la cache del browser

I browser accumulano molti dati (cache, immagini, cookie, ecc.).

Su Chrome:

  1. Premi Ctrl + Shift + Canc
  2. Seleziona Tutti i periodi
  3. Spunta: immagini, cache, cookie, cronologia
  4. Clicca su Cancella dati

5. Controlla altre aree “nascoste”

  • Cartella Download: spesso contiene file inutilizzati
  • Cestino: svuotalo regolarmente
  • Log di sistema: visualizza e cancella i log dal “Visualizzatore eventi”

Strumenti avanzati (opzionali)

Se vuoi fare una pulizia più profonda, puoi usare strumenti come:

  • CCleaner: per pulizia automatica e gestione registro (usare con cautela)
  • Storage Sense: funzione di Windows 10/11 per pulizie automatiche
  • WinDirStat o TreeSize: per capire cosa occupa più spazio

Automatizza la pulizia del sistema

Pianifica un’attività settimanale

  1. Apri Utilità di pianificazione
  2. Crea una nuova attività
  3. Inserisci il comando batch qui sotto
@echo off
del /q /f /s %temp%\*
del /q /f /s C:\Windows\Temp\*
echo Pulizia completata!
pause

Attiva Storage Sense

  1. Vai su Impostazioni > Sistema > Archiviazione
  2. Attiva “Storage Sense”
  3. Configura ogni quanto far partire la pulizia

Avvertenze importanti

  • Crea sempre un punto di ripristino prima di grosse pulizie
  • Non usare software che promettono “miracoli”: spesso peggiorano le cose
  • Segui solo procedure sicure e testate

Conclusione

Fare pulizia su Windows è più semplice di quanto pensi. Bastano pochi minuti ogni settimana per:

  • Velocizzare il sistema
  • Liberare spazio prezioso
  • Prevenire rallentamenti e crash

Una buona manutenzione regolare ti aiuta a far durare di più il tuo PC e a lavorare meglio ogni giorno.


Ti è stata utile questa guida?

Condividila con un collega o un amico che ha il PC lento! Lascia un commento qui sotto o seguici per altri tutorial su albilab.it e sul nostro canale YouTube.

Backup dei dati: guida facile per non perdere foto, file e contatti

Cos’è un Backup?

Un backup è una copia di sicurezza dei tuoi dati (foto, video, documenti, contatti, app), salvata in un luogo separato e sicuro. Serve a proteggerti da perdita di dati causata da:

  • guasti del computer o del telefono
  • cancellazioni accidentali
  • virus o ransomware
  • furti o incendi

Fare backup regolarmente ti consente di recuperare tutto facilmente in caso di problemi.


Perché Fare il Backup è Fondamentale?

1. Protegge dai guasti

Nessun dispositivo è eterno: hard disk, smartphone e computer possono rompersi. Il backup ti salva dai danni imprevisti.

2. Difende da virus e ransomware

Un attacco informatico può criptare o distruggere i tuoi file. Il backup ti permette di ripristinarli senza pagare riscatti.

3. Corregge errori umani

Hai mai cancellato qualcosa per sbaglio? Con il backup, puoi tornare indietro e recuperare i file persi.

4. È utile in caso di furto o smarrimento

Se perdi il telefono o te lo rubano, puoi recuperare foto, contatti e messaggi se hai fatto un backup nel cloud.


I 4 Requisiti del Backup Perfetto

Un backup efficace deve rispettare queste 4 regole fondamentali:

1. Deve essere automatico

Se devi ricordarti di farlo a mano, prima o poi lo dimenticherai. Il backup deve avviarsi da solo, ogni giorno.

2. Deve essere geograficamente separato

Meglio evitare che il backup sia salvato nello stesso luogo fisico del computer. Se c’è un incendio o un furto, perderesti tutto. Il backup su cloud è l’ideale.

3. Deve essere incrementale

Significa che non sovrascrive i file vecchi, ma ne salva anche versioni precedenti. Così puoi recuperare anche uno stato precedente dei tuoi dati.

4. Deve essere protetto e crittografato

I dati devono essere leggibili solo da te. La crittografia è obbligatoria se gestisci dati sensibili (anche per il GDPR).


Come fare il Backup: Le soluzioni più semplici

Backup Locale (su disco esterno)

  • Usa un hard disk esterno.
  • Attiva:
    • Time Machine su Mac
    • Cronologia file o Backup di Windows su PC
  • Vantaggi: veloce ed economico
  • Svantaggi: è locale, va tenuto lontano dal computer principale.

Backup su Cloud (consigliato)

Servizi cloud sicuri, automatici e protetti:

  • Google Drive
  • OneDrive
  • Dropbox
  • Backblaze → backup illimitato, automatico e crittografato

Migliore pratica: combinare backup cloud + disco esterno per la massima sicurezza.


Come fare il Backup su smartphone

Android

  • Attiva Google Drive / Google One
  • Vai su: Impostazioni > Sistema > Backup

iPhone

  • Attiva iCloud
  • Vai su: Impostazioni > [Il tuo nome] > iCloud > Backup iCloud

Consiglio: lascia lo smartphone collegato al Wi-Fi e alla presa di corrente: il backup si avvia da solo.


Ogni quanto fare il Backup?

  • Tutti i giorni se usi dispositivi per lavoro o studio.
  • Almeno una volta a settimana per uso personale.

Con backup automatici come Google o iCloud non devi nemmeno pensarci: fanno tutto da soli.


Dove Conservare il Backup?

  • Un disco esterno fisico
  • Una copia nel cloud

Non tenere tutto su un solo dispositivo!


Servizi Backup consigliati

Tra i migliori servizi di backup cloud:

  • Backblaze: automatico, sicuro, spazio illimitato, semplice da usare
  • iDrive: multi-dispositivo, cifrato
  • Arq Backup, Carbonite, Acronis Cloud

Conclusione: Il Backup è serenità digitale

Fare backup è come mettere la cintura in macchina: speri di non doverla usare, ma se serve… ti salva.

Non serve essere tecnici, bastano 10 minuti per impostare tutto. Una volta fatto, puoi dormire sonni tranquilli.

Come installare YAY su Arch Linux: guida facile e veloce

Se stai usando Arch Linux o una delle sue derivate (come EndeavourOS o Manjaro), probabilmente hai già sentito parlare di YAY (Yet Another Yaourt). È uno dei migliori AUR helper disponibili: ti permette di installare pacchetti sia dal repository ufficiale di Arch che dall’AUR (Arch User Repository) con un solo comando.


Cos’è YAY e perché usarlo?

YAY è un AUR helper scritto in Go che semplifica la gestione dei pacchetti su Arch Linux. Con YAY puoi:

  • Cercare e installare pacchetti da AUR e dai repo ufficiali
  • Aggiornare tutti i pacchetti con un solo comando
  • Evitare di compilare manualmente ogni pacchetto AUR

In pratica, è uno strumento indispensabile per chi vuole sfruttare al massimo la potenza di Arch senza complicarsi la vita.


Prerequisiti

Prima di iniziare, assicurati di avere:

  • Una distribuzione basata su Arch Linux
  • Accesso a un terminale con privilegi sudo
  • Il pacchetto git installato

Se non hai git, installalo con:

sudo pacman -S git

Installazione di YAY passo dopo passo

1. Clona il repository di YAY

Apri il terminale e digita:

git clone https://aur.archlinux.org/yay.git

Questo comando scarica il codice sorgente di YAY nella tua cartella corrente.

2. Entra nella cartella del progetto

cd yay

3. Compila e installa YAY

Ora compiliamo il pacchetto con makepkg:

makepkg -si
  • L’opzione -s installa automaticamente le dipendenze
  • L’opzione -i installa il pacchetto una volta compilato

4. Verifica l’installazione

Per assicurarti che tutto sia andato a buon fine, esegui:

yay --version

Se vedi il numero di versione, congratulazioni! 🎉 Hai installato correttamente YAY.


Esempi di utilizzo

Ecco alcuni comandi utili per iniziare:

ComandoDescrizione
yay -S nomepacchettoInstalla un pacchetto
yay -R nomepacchettoRimuove un pacchetto
yay -SyuAggiorna tutti i pacchetti (repo + AUR)
yay -Ss parolaCerca un pacchetto
yay -Qi nomepacchettoMostra info su un pacchetto

Consigli utili

  • YAY ti chiederà conferma prima di installare pacchetti AUR: leggi sempre le informazioni che ti mostra.
  • Puoi personalizzare il comportamento di YAY modificando il file di configurazione ~/.config/yay/config.json.

Conclusione

YAY è uno strumento potente che semplifica enormemente la gestione dei pacchetti su Arch Linux. Con questa guida, ora sei pronto a installarlo e usarlo al meglio. Se ti è stata utile, condividila con altri Arch-lover e continua a seguirci su albilab.it per altre guide tech!

Creare una chiavetta USB per il reset della password con Lazesoft

Hai dimenticato la password di accesso al tuo PC Windows? Niente panico. Con Lazesoft Recover My Password, puoi creare una chiavetta USB avviabile per resettare la password e tornare operativo in pochi minuti. Ecco come fare.

Cosa ti serve


Passaggi step-by-step

1. Scarica e installa Lazesoft

Vai sul sito ufficiale e scarica la versione gratuita del software:
Download Lazesoft Recover My Password

Una volta scaricato, installalo seguendo le istruzioni a schermo.


2. Avvia Lazesoft e crea la chiavetta USB

Apri il programma e seleziona “Burn CD/USB Disk”.

  • Seleziona il sistema operativo da recuperare (es. Windows 10)
  • Scegli USB Flash come tipo di supporto
  • Seleziona la lettera della chiavetta USB
  • Clicca su Start per avviare la creazione

Attenzione: la chiavetta verrà formattata, quindi salva eventuali file importanti prima.


3. Avvia il PC bloccato dalla chiavetta USB

Inserisci la chiavetta nel computer bloccato e accendilo.
Durante l’avvio, premi il tasto per accedere al Boot Menu (di solito F12, F9 o ESC).

Seleziona la chiavetta USB come dispositivo di avvio. Lazesoft si avvierà automaticamente.


4. Reset della password

Una volta avviato Lazesoft:

  • Seleziona Password Recovery
  • Scegli il disco con Windows installato
  • Seleziona l’utente da sbloccare
  • Clicca su NextRESET/UNLOCK

Vedrai un messaggio di conferma:
“The password reset successfully.”

Riavvia il computer e accedi senza password!


Conclusione

Lazesoft è uno strumento potente e gratuito che può salvarti in situazioni critiche. La sua interfaccia intuitiva lo rende adatto anche ai meno esperti. In pochi minuti, puoi creare una chiavetta USB per il reset della password e tornare operativo.

Come Impedire al Mac di andare in standby con il comando caffeinate

Se sei un utente Mac, probabilmente ti sarà capitato almeno una volta di voler impedire che il tuo Mac vada in sospensione durante un’attività importante: un download pesante, un rendering video, una lunga compilazione di codice o magari durante una presentazione.

Fortunatamente, macOS include un comando potente e poco conosciuto che risolve questo problema: caffeinate.

In questo articolo ti spieghiamo cos’è il comando caffeinate, come si usa e in quali situazioni è utile, con esempi pratici ed efficaci.


Cos’è caffeinate su macOS?

caffeinate è un comando da terminale incluso in macOS che permette di mantenere attivo il sistema, inibendo temporaneamente il risparmio energetico e lo standby automatico.

Il nome è una simpatica metafora: proprio come la caffeina tiene sveglie le persone, questo comando “tiene sveglio” il tuo Mac.


Perché usare caffeinate?

Il comando caffeinate è utile in molte situazioni pratiche, tra cui:

  • Durante il download di file di grandi dimensioni
  • Durante un rendering video o 3D prolungato
  • Mentre compili codice per un progetto complesso
  • Durante una presentazione o videoconferenza
  • Quando lasci attivo un server locale o un processo in background

Come usare caffeinate: esempi pratici

1. Tenere il Mac sveglio indefinitamente

caffeinate

Mantiene attivo il sistema fino a quando non chiudi il terminale o interrompi con Ctrl + C.


2. Tenere il Mac sveglio per un tempo specifico (es. 1 ora)

caffeinate -t 3600

Il flag -t specifica il tempo in secondi. In questo caso, 3600 secondi = 1 ora.


3. Impedire la sospensione del display

caffeinate -d

Il flag -d mantiene acceso lo schermo. Utile per monitorare un’attività o durante una presentazione.


4. Impedire la sospensione del sistema

caffeinate -s

Previene la sospensione completa del Mac, anche se il display può comunque spegnersi.


5. Tenere sveglio il Mac fino alla fine di un comando

caffeinate -i ./script-lungo.sh

Mantiene attivo il sistema solo durante l’esecuzione dello script. Perfetto per task automatizzati.


Differenze tra i flag principali

FlagEffetto
-dMantiene attivo il display
-iInibisce la sospensione del sistema
-sImpedisce la sospensione automatica
-tSpecifica una durata temporale
Nessun flagResta attivo finché il processo caffeinate è in esecuzione

Quando usare caffeinate?

Ecco alcuni scenari reali in cui caffeinate può fare la differenza:

  • Sviluppatori: compilazioni lunghe, ambienti di test locali, simulazioni.
  • Designer e creativi: rendering video, esportazioni di progetti pesanti.
  • Utenti aziendali: presentazioni, videoconferenze, attività da remoto.
  • Tecnici IT: installazioni remote, backup automatizzati, monitoraggi.

Conclusione

Il comando caffeinate è una risorsa semplice ma potente per chiunque lavori su macOS. Ti permette di avere pieno controllo sul comportamento energetico del tuo Mac, evitando spiacevoli interruzioni durante operazioni cruciali.

Che cos’è un QR Code e come crearne uno con WiFi Card

I QR Code sono ovunque: li troviamo sui menù dei ristoranti, sui biglietti da visita, sulle confezioni dei prodotti e persino sulle vetrine dei negozi. Ma cos’è esattamente un QR Code e come possiamo crearne uno in modo semplice e veloce?

In questo articolo ti spiegherò in modo chiaro cos’è un QR Code, a cosa serve e come generarlo in pochi secondi usando il sito wificard.io, un tool gratuito e molto utile.


Che cos’è un QR Code?

Il QR Code (abbreviazione di Quick Response Code) è un codice a barre bidimensionale, composto da quadratini in bianco e nero, che può contenere informazioni leggibili rapidamente da uno smartphone o da una fotocamera.

A differenza dei classici codici a barre, che contengono solo numeri, il QR Code può racchiudere una grande quantità di dati, come:

  • link a siti web
  • testi o messaggi
  • contatti (vCard)
  • eventi di calendario
  • credenziali Wi-Fi
  • numeri di telefono, email e molto altro

Scansionando un QR Code con la fotocamera del proprio telefono (o con un’app dedicata), l’utente accede subito al contenuto, senza dover digitare nulla.


Perché è così utile?

Il QR Code è uno strumento estremamente versatile, veloce e contactless, il che lo rende perfetto in tante situazioni:

  • In un bar, per accedere al menù digitale
  • In un ufficio, per collegarsi alla rete Wi-Fi
  • In un curriculum, per mostrare un portfolio online
  • In un evento, per condividere l’agenda o un form di iscrizione
  • In un negozio, per fornire informazioni su un prodotto

Come creare un QR Code con wificard.io

Se vuoi creare un QR Code in modo semplice e gratuito, ti consiglio il sito https://wificard.io. È perfetto soprattutto per generare QR Code Wi-Fi, ma puoi usarlo anche per altri tipi di link.

Ecco come fare passo passo:

  1. Vai su https://wificard.io
  2. Inserisci il nome della rete Wi-Fi (SSID) e la password
  3. Seleziona il tipo di crittografia usata dalla rete (di solito è WPA/WPA2)
  4. (Facoltativo) Personalizza il titolo o l’etichetta
  5. Clicca su “Generate WiFi Card”
  6. Scarica il QR Code o stampalo direttamente!

Attenzione: il sito genera anche un layout stampabile molto utile, per esempio da attaccare in un ufficio, in una casa vacanze o in un locale pubblico.


Altri usi possibili

Anche se wificard.io nasce per generare QR Code Wi-Fi, puoi sfruttare la sezione “Custom QR Code” per:

  • inserire un link a un sito web
  • creare un biglietto da visita digitale
  • condividere un messaggio personalizzato

Basta cliccare su “Custom” nella parte alta del sito e compilare il modulo con il contenuto che vuoi condividere.


Conclusione

Il QR Code è uno strumento moderno, veloce e comodissimo per condividere informazioni. Grazie a servizi gratuiti come wificard.io, chiunque può crearne uno in pochi secondi, senza competenze tecniche.

Che tu voglia facilitare la connessione Wi-Fi degli ospiti o fornire accesso rapido a un link, il QR Code è la soluzione ideale.

Provalo subito e semplifica la vita a te e agli altri!

Scopri Nala: la GUI che rende APT più semplice e bella su Linux

Se usi Linux regolarmente, sai bene quanto il terminale possa essere uno strumento potente… ma anche un po’ intimidatorio, soprattutto quando si tratta di aggiornare pacchetti, installare software o cercare applicazioni disponibili nei repository. E se ti dicessimo che esiste un’interfaccia più pulita, elegante e informativa per il classico apt?

Benvenuto in Nala.

Cos’è Nala?

Nala è un frontend alternativo per apt, scritto in Python, che trasforma l’esperienza di gestione dei pacchetti Debian e Ubuntu in qualcosa di molto più leggibile e moderno. Ma attenzione: non si tratta di una GUI grafica nel senso stretto. Nala è una GUI nel terminale, ovvero una interfaccia testuale migliorata: colorata, tabellare, interattiva… e tremendamente utile.

In altre parole: fa quello che apt fa, ma meglio.

Perché usare Nala?

Ecco alcuni motivi per cui molti utenti Linux hanno adottato Nala come strumento preferito per installare e aggiornare pacchetti:

  • Output chiaro e a colori: i risultati dei comandi sono mostrati in tabelle ben organizzate, rendendo tutto più leggibile.
  • Più veloce nelle ricerche: il comando nala search restituisce risultati ordinati e filtrabili.
  • Storico dei comandi: puoi vedere quali pacchetti hai installato in passato, con nala history.
  • Mirror list automatica: Nala è in grado di trovare e usare i mirror più veloci per scaricare i pacchetti.
  • Esperienza utente migliorata: perfetta per chi è alle prime armi ma anche per chi lavora spesso da terminale.

Come installare Nala

Installare Nala è facilissimo. Su Ubuntu o Debian basta:

sudo apt update
sudo apt install nala

Una volta installato, puoi usare comandi come:

nala update
nala upgrade
nala install nomepacchetto
nala search qualcosa
nala history

Provalo e noterai subito la differenza rispetto ad apt.

A chi è utile?

  • Ai principianti, che vogliono capire meglio cosa succede nel terminale senza perdersi in muri di testo.
  • Agli utenti esperti, che cercano un’interfaccia più snella ed efficiente per il proprio flusso di lavoro.
  • Ai sistemisti, che possono consultare rapidamente lo storico delle installazioni e diagnosticare problemi con maggiore chiarezza.

Conclusione

Nala è un piccolo ma potente miglioramento dell’esperienza Linux su Debian/Ubuntu. È uno di quegli strumenti che non cambiano il sistema, ma migliorano il tuo modo di lavorarci ogni giorno. Leggero, elegante, efficace.

Se non lo conoscevi, è il momento giusto per provarlo.

Hai già provato Nala? Raccontaci la tua esperienza nei commenti…


Come richiedere la Carta d’Identità Elettronica (CIE) 2025

La Carta d’Identità Elettronica (CIE) è il documento personale che, oltre a certificare l’identità del cittadino, permette anche l’accesso sicuro a moltissimi servizi digitali della Pubblica Amministrazione. In questo articolo ti spieghiamo in modo semplice e aggiornato come richiederla o rinnovarla nel 2025.


Cos’è la Carta d’Identità Elettronica?

La CIE è il successore digitale della vecchia carta d’identità cartacea o in formato plastificato. È una smart card dotata di microchip, valida come documento di riconoscimento sia in Italia che all’estero nei Paesi dell’Unione Europea, e utilizzabile per:

  • Autenticarsi sui portali online della PA (es. INPS, Agenzia delle Entrate, Fascicolo Sanitario Elettronico);
  • Firmare documenti digitali (con app e servizi compatibili);
  • Viaggiare all’estero in alternativa al passaporto (nei Paesi che la accettano).

Quando va richiesta o rinnovata?

Puoi richiedere la CIE in questi casi:

  • Primo rilascio (es. cambio da carta cartacea a elettronica);
  • Rinnovo per scadenza (la validità è di 10 anni per i maggiorenni);
  • Smarrimento o furto (serve denuncia);
  • Deterioramento (non più leggibile o funzionante).

l rinnovo è possibile a partire da 180 giorni prima della scadenza.


Come fare richiesta – passaggi pratici

1. Prenotazione online (consigliato)

Vai su www.cartaidentita.interno.gov.it
Clicca su “Prenota il tuo appuntamento” e scegli:

  • Il tuo comune di residenza;
  • La sede disponibile più vicina;
  • La data e l’ora che preferisci.

Alcuni Comuni gestiscono le prenotazioni direttamente dal proprio sito. Verifica anche lì se trovi disponibilità più rapide.


2. Cosa portare all’appuntamento

  • Un documento valido (o denuncia se smarrita);
  • La vecchia carta (se la stai rinnovando);
  • Fototessera recente (su sfondo bianco, formato ICAO; alcuni Comuni permettono la foto digitale);
  • La tessera sanitaria/Codice Fiscale;
  • Il modulo di richiesta (disponibile online o direttamente allo sportello);
  • Il pagamento del costo: in media 16,79€ + diritti fissi/comunali (variano leggermente da Comune a Comune).

3. Ricezione

La CIE non viene rilasciata subito. Viene spedita entro 6 giorni lavorativi all’indirizzo che indichi (casa o Comune).
Puoi tracciare la spedizione sul sito del Ministero.


Accesso SPID e servizi digitali con la CIE

Una volta ricevuta, puoi usare la CIE per accedere ai portali online grazie all’app CIE ID, disponibile per:

  • Android con NFC
  • iPhone (dalla versione iOS 13)
  • Computer con lettore NFC + software ufficiale

Attiva la CIE usando il PIN in due parti che ti viene consegnato:

  • Prime 4 cifre al momento della richiesta
  • Ultime 4 cifre con la consegna della carta

Suggerimenti Utili

  • Se vivi all’estero, la richiesta si fa tramite il Consolato;
  • Se hai urgenza (es. viaggi), alcuni Comuni emettono la carta in formato cartaceo provvisorio;
  • Attenzione ai tempi di attesa nei mesi estivi o a ridosso di scadenze fiscali: prenota per tempo!

Conclusione

La Carta d’Identità Elettronica è molto più di un semplice documento: è la chiave per il tuo accesso sicuro e digitale a decine di servizi della PA. Con questa guida puoi affrontare la procedura senza stress e ottenere la tua CIE in pochi giorni.


PEC Gratuita: Come attivarla e quale servizio scegliere nel 2025


Cos’è la PEC e Perché È Importante?

La Posta Elettronica Certificata (PEC) è un sistema di posta elettronica che attribuisce valore legale ai messaggi inviati, rendendoli equiparabili a una raccomandata con ricevuta di ritorno. È uno strumento fondamentale per:

  • Comunicazioni con la Pubblica Amministrazione (PA)
  • Invio di documenti con data certa
  • Notifiche legali tra cittadini, professionisti e imprese

È Possibile Avere una PEC Gratis?

Sì, nel 2025 esistono diverse opzioni per ottenere una PEC gratuita, soprattutto grazie a iniziative pubbliche e offerte dei principali provider italiani. Vediamole nel dettaglio.


PEC Gratuita Tramite SPID: Il Progetto del Governo Italiano

Il Governo, attraverso il Dipartimento per la Trasformazione Digitale, ha lanciato una PEC gratuita per i cittadini integrata con SPID.

Come funziona:

  1. Accedi al sito del provider PEC aderente
  2. Effettua il login con SPID
  3. Attiva la casella gratuita, valida per comunicazioni con la PA

Provider che aderiscono all’iniziativa:

  • Aruba – PEC gratuita per 6 o 12 mesi
  • InfoCert (Legalmail) – PEC base gratuita con SPID
  • Namirial – PEC gratuita con attivazione online
  • Actalis – PEC base gratuita tramite SPID o CIE

🔗 Vai al portale ufficiale: www.postacertificata.gov.it


PEC Gratuita con CIE (Carta d’Identità Elettronica)

Se non hai SPID ma possiedi una CIE abilitata, puoi comunque richiedere una PEC gratuita. Il processo è simile:

  1. Autenticazione con CIE sul sito del provider
  2. Attivazione della PEC base
  3. Invio e ricezione di messaggi certificati

Caratteristiche delle PEC gratuite

Le PEC gratuite sono perfette per uso personale e includono:

  • Casella con spazio limitato (es. 1 GB)
  • Invio e ricezione illimitata con valore legale
  • Accesso via webmail o app

Attenzione: dopo il periodo promozionale, alcuni provider potrebbero richiedere il passaggio a un piano a pagamento.


Alternative a basso costo per aziende e professionisti

Se usi la PEC per motivi professionali, ecco alcune soluzioni economiche:

ServizioPrezzo annuo indicativoSpazioNote
Aruba PECda 6,90€/anno1 GBIdeale per PMI
Legalmail Agileda 9,00€/anno1 GBAccesso con SPID
PosteCertda 5,50€/anno100 MBMinimo indispensabile

Link Diretti per l’Attivazione


Conclusione

La PEC gratuita nel 2025 è una risorsa concreta e utile, specialmente per chi ha bisogno di comunicare con enti pubblici in modo certificato. Grazie a SPID e CIE, l’attivazione è semplice, veloce e senza costi. Se invece cerchi una soluzione professionale, ci sono ottime alternative a prezzi accessibili.


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